Tired depressed female african scrub nurse wears face mask blue uniform gloves sits on hospital floor. Exhausted sad black doctor feels burnout stress of corona virus frontline protection pray at work

Carpi, infermieri senza ferie da mesi: “Ci riposiamo in malattia”

10 mesi ago

La situazione che va avanti da mesi all’interno dell’Ospedale Ramazzini di Carpi è a dir poco stupefacente: gli infermieri e gli altri operatori sono costretti a mettersi in malattia per riposarsi in quanto non vengono corrisposti giorni di ferie per la carenza cronica di personale. E, tra loro, qualcuno ha deciso di non rientrare più a lavoro, causando ulteriori disagi e provando a far sentire la propria voce per cambiare la situazione in meglio.

La denuncia arriva dal sindacato infermieristico FIALS ed è affidata alle parole di Giuseppina Parente, la responsabile provinciale. In un’intervista rilasciata al quotidiano Gazzetta di Modena, ha affermato: “Abbiamo chiesto spiegazioni alla dirigenza della struttura perché i dipendenti lamentano pessime condizioni. Per quanto riguarda gli infermieri, ad esempio, ne mancano otto rispetto al numero previsto, ed è quindi comprensibile che i pochi operatori presenti debbano fare straordinari su straordinari, non riuscendo a fruire dei giorni di ferie.

Se da un lato mancano professionisti, dall’altro i medici pagati a gettone svolgono attività perlopiù inadeguate a cui devono sopperire gli infermieri, i quali versano in pessime condizioni fisiche e mentali. Chiediamo maggiori investimenti. L’assessore alla Sanità della Regione Donini sta affrontando in modo non adeguato questa emergenza, e la sanità pubblica è al collasso.

Abbiamo chiesto ai dirigenti dettagli sul numero di rientri, di coperture effettuate, sui doppi turni, sulle richieste di malattie e sulla situazione in cui versa il parco mezzi. In aggiunta, abbiamo previsto per il 6 dicembre una riunione, a livello locale, a Carpi, con i professionisti del bacino sanitario modenese. Il giorno successivo faremo uno sciopero di 24 ore sempre a livello provinciale, dalle 7 di mattino del 7 dicembre fino alla giornata seguente”.