Infermieri in fuga: nel 2023 via in 6000

L’anno 2023 sta volgendo al termine e, con esso, vengono pubblicati i primi dati relativi alla fuga di infermieri dall’Italia verso altri paesi europei e non e, in alcuni casi, anche verso altri lavori. Il report che è stato pubblicato dalla Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche è particolarmente preoccupante e riflette lo stato d’animo che si respira in Italia.

In un anno, infatti, ci sono state circa 6000 cancellazioni dall’Ordine nazionale. Questo dato comprende chi ha scelto di andare all’estero, cessate attività e rinunce e non tiene conto dei pensionamenti e dei decessi. Le due regioni che ne hanno risentito di più sono, ovviamente, Lombardia e Piemonte, le quali hanno assistito ad una vera e propria fuga di colleghi verso la Svizzera. Sono 1006 le cancellazioni solo in Lombardia, fino a oggi, e 432 in Piemonte.

E non è tutto: nei prossimi anni, secondo le stime FNOPI (abbastanza caute), sembrerebbe che il numero di infermieri sia disposto a scendere vertiginosamente in quanto solo i pensionamenti saranno oltre 125 mila da qui a 10 anni. E ad un’offerta così importante la domanda è in calo in quanto molti Corsi di Laurea non riescono neanche a coprire i posti minimi garantiti.

Ma, secondo le cifre fornite dai sindacati, 125 mila sarebbe un numero addirittura molto basso. Nursing Up, infatti, prospetta che la carenza strutturale sia non inferiore a 175 mila infermieri e in numero superiore ai 200 mila.