Nei giorni scorsi è stato presentato un nuovo emendamento da Italia Viva che dovrebbe garantire degli aumenti dell’indennità di specificità infermieristica. Inizialmente il Senato aveva ritenuto quest’ultimo come inammissibile ma, successivamente, ha deciso di rivederlo, in considerazione anche di quella che è la somma destinata dalla Legge di Bilancio.
Anche il presidente del Nursing Up, Antonio de Palma, ha analizzato la situazione, affermando in un comunicato stampa: “la profonda crisi in cui è piombato il nostro sistema sanitario, con “pericolosi riverberi” sulla qualità dei servizi sanitari dedicati alla collettività, può essere arginata solo intraprendendo, finalmente, da parte della politica, la strada maestra della valorizzazione economica e contrattuale di infermieri e ostetriche, ricostruendo alla radice la solidità di quelle professioni assistenziali senza le quali non può esistere futuro per la sanità di casa nostra.
Tra le richieste al Governo di cui il nostro sindacato si è reso fautore, in queste settimane di mobilitazione, c’è l’aumento dell’indennità di specificità infermieristica, da allargare oltre tutto anche alle ostetriche, in vista del nuovo contratto. Prendiamo atto che qualcosa in seno alla politica si sta muovendo e ci auguriamo che l’esecutivo voglia cogliere finalmente questa preziosa opportunità.
Abbiamo già ottenuto, con le nostre lotte, di veder modificato l’articolo 10 comma 5 della bozza di Legge di Bilancio 2024, che oggi vede inserita, di fatto, la professione infermieristica tra quelle da valorizzare. Nella prima versione non c’era alcun riferimento a tutto ciò.
E’ ora necessario “dare gambe” a queste positive indicazioni, corroborandole con concreti stanziamenti di risorse. Appare chiaro che “le urla di disagio” degli infermieri italiani hanno smosso in parte l’esecutivo, ma ora ci attendiamo cambiamenti concreti.
Un importante sviluppo relativo alle proposte emendative in precedenza dichiarate inammissibili è emerso durante la seduta della Commissione Bilancio in Senato del 7 dicembre scorso. Ci riferiamo alla revoca dell’inammissibilità per l’emendamento 10.4, presentato dalle senatrici Raffaella Paita e Daniela Sbrollini (Italia Viva) e inizialmente respinto per mancanza di copertura finanziaria.
Tale emendamento, che propone un significativo aumento dell’indennità di specificità infermieristica, recita così.
comma 1-bis): “Per il triennio contrattuale 2022-2024, gli oneri di cui al primo periodo sono incrementati, in aggiunta a quanto previsto dal comma 1, di ulteriori 350 milioni di euro a decorrere dall’anno 2024, da destinare all’incremento dell’indennità di specifica infermieristica di cui all’articolo 104 del Contratto collettivo nazionale di lavoro del triennio 2019-2021, relativo al personale del comparto sanità”.
Non possiamo che augurarci, a questo punto, che il Governo sappia cogliere opportunamente iniziative come questa, visti i contenuti meritevoli di grande considerazione, e che estenda il provvedimento, come noi chiediamo da tempo, anche alle ostetriche nella consapevolezza che, indipendentemente dalla provenienza politica di emendamenti giusti e doverosi come questi, la loro approvazione contribuirà non poco, a quell’atteso percorso di rivoluzione-evoluzione della sanità italiana che, gioco forza, deve includere la valorizzazione dei professionisti dell’assistenza“, chiosa De Palma.