Prestazioni aggiuntive sottopagate per gli infermieri dell’ASL Toscana Nord Ovest. E’ questa la denuncia del segretario generale della Cisl FP Toscana Nord, Enzo Mastorci.
Costretti a turni massacranti, ferie e riposi saltati. In un contesto in cui siamo in profonda crisi queste notizie non fanno altro che diminuire la già bassissima attrattività della professione. Rientri con attività aggiuntiva per poi avere un compenso che non si avvicina per nulla a quello che dovrebbe essere percepito in seguito alla pubblicazione della delibera n.107 di Febbraio, firmata del direttore generale Maria Letizia Casani. E così gli infermieri sono stufi, stanchi e demotivati.
Nella lettera pubblicata dal quotidiano online “La Nazione”, il segretario del sindacato ha affermato: “Ancora una volta siamo a rimarcare la poca attenzione che l’Asl porge al personale infermieristico e comunque a tutto il personale del comparto sanità . L’Azienda autorizza le prestazioni aggiuntive e giustamente premia il personale medico fissando nel limite massimo il compenso orario in 80 euro l’ora. Poi, però, penalizza il restante personale del comparto sanità , ovvero infermieri, tecnici di radiologia, laboratorio ed altre figure, fissandone il compenso in 30 euro l’ora.
L’individuazione del compenso orario per il personale del comparto sanità è stato approvato già con la prima delibera aziendale numero 1168 del 29 dicembre, senza alcun confronto sindacale e anticipando di un giorno la pubblicazione della legge di bilancio: ovviamente, senza tenere conto delle novità contenute nella legge statale sulla valorizzazione economica dei compensi, già note perché anticipate dalla stampa e dai media.
Ancor più grave appare il fatto che nell’Asl Toscana Centro il personale del comparto sanità per l’attività aggiuntiva percepisce 50 euro all’ora.
La Regione fa due pesi e due misure, oppure è la direzione dell’Asl Toscana nord ovest che penalizza il proprio personale”?