Chiara Gemma, europarlamentare del gruppo FdI – Ecr, ha recentemente analizzato la situazione critica degli infermieri in Italia e, più nello specifico, nelle condizioni in cui versano le strutture ospedaliere della Regione Puglia.
Come ben sappiamo da qualche mese a questa parte le Istituzioni stanno cercando il modo per rendere la professione infermieristica più attrattiva tramite slogan vari, senza tener presente che l’attrattività della professione dipende in gran parte dalla retribuzione adeguata almeno ai livelli europei.
E’ proprio questa una delle ragioni che spinge i colleghi neolaureati e non a scappare dall’Italia verso mete in cui la figura infermieristica viene retribuita adeguatamente, formata e garantita una crescita professionale che qui in Italia possiamo soltanto immaginarci. Tra le mete preferite Svizzera (Candidati qui), Norvegia, Finlandia, Arabia e Inghilterra.
Chiara Gemma, nell’intervista riportata dal quotidiano online leccesette, ha dichiarato: “La sanità pugliese sta passando un periodo di grande crisi ed è fondamentale che vengano aperti quanto prima dei concorsi per infermieri e operatori socio sanitari. Si tratta di due figure professionali di estrema importanza per il Servizio Sanitario e che mancano nelle Asl pugliesi.
In Puglia, tra le regioni in cui la carenza infermieristica è più pesante, all’appello mancherebbero 6000 unità calcolate secondo l’ultimo rapporto della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche. Un sistema basato sul precariato che crea un vero effetto domino la penuria di personale crea ancora più problemi sul personale in servizio e infine sull’utente finale, ovvero il paziente. I carichi di lavoro sono pesantissimi per il personale in corsia, che è costretto a lavorare sotto organico e con turni massacranti, senza ferie e permessi. Il sovraccarico di lavoro per gli operatori sanitari, oltre a ledere i diritti degli stessi, mette a rischio la qualità della prestazione sanitaria.
La Puglia è più in difficoltà di tutte le altre Regioni non perché non ci sono infermieri interessati a colmare i propri vuoti di organici ma perché è in costante condizione di insostenibilità economica del proprio Servizio sanitario regionale. Bisogna intervenire con urgenza all’adozione del nuovo Piano triennale del fabbisogno del personale 2023-2025 con l’integrazione dei posti disponibili. Allo stesso tempo è fondamentale che la Regione Puglia provveda quanto prima a indire dei concorsi”, ha concluso Gemma.