FNOPI in visita all’Unità degenza Infermieristica del San Camillo

Ad inizio Marzo vi avevamo parlato dell’aperura dell’Unità di Degenza Infermieristica del San Camillo Forlanini.

Un’Unità Operativa con ben 18 posti letto per pazienti con patologie degenerative croniche e pazienti non autosufficienti che non possono essere gestiti a domicilio o, almeno per i primi giorni, all’interno di strutture assistenziali.

Barbara Mangiacavalli, presidente FNOPI, ha visitato l’U.O. e, in un comunicato ufficiale riportato sul sito istituzionale si legge: “Questo nuovo ambiente di 18 posti letto, situato presso il Padiglione Maroncelli, è stato concepito per accogliere pazienti adulti provenienti dalle Unità di degenza acuta dell’Azienda e mira a fornire risposte adeguate ai bisogni di salute multidimensionali dei cittadini, garantendo cure di qualità, appropriatezza e sicurezza, attraverso l’implementazione di modelli assistenziali innovativi. È gestito e coordinato da figure infermieristiche ad alta specializzazione e da operatori sociosanitari, e in ogni caso garantisce la presenza del medico per ogni necessità. L’approccio assistenziale è basato sul lavoro di un team multiprofessionale e sul case management infermieristico, con l’obiettivo di garantire la centralità della persona assistita, la continuità delle cure e l’integrazione interprofessionale.

L’Unità accoglie pazienti clinicamente stabili, caratterizzati da una parziale o totale non autosufficienza (anche temporanea), oppure affetti da patologie di tipo cronico degenerativo che non rendono possibile l’immediato trasferimento in strutture assistenziali o presso il domicilio. L’UGI favorisce l’integrazione tra strutture ospedaliere e territorio per assicurare la continuità assistenziale, migliorare l’utilizzo dei posti letto garantendo una presa in carico efficiente e riducendo gli accessi al Pronto Soccorso per ricoveri ripetuti.

“Questi reparti, che certamente rispondono all’evoluzione del bisogno assistenziale con cui ci confrontiamo da decenni, sono stati e sono i predittori di ciò che la Conferenza Stato-Regioni dal 2020 ha stabilito rispetto agli Ospedali di comunità a gestione infermieristica. Resta quella infatti l’evoluzione fisiologica di questi reparti, secondo il dettato del DM 77: la strada tracciata è quella auspicata”, commenta Mangiacavalli.

Il San Camillo è impegnato in un progetto di sviluppo e di investimenti sulla qualità e gli esiti delle cure. Tutto questo si colloca all’interno di un programma più ampio di accoglienza-degenza e di dimissioni presso strutture territoriali o presso il proprio domicilio. L’Unità di degenza a Gestione Infermieristica ci consente di migliorare questo processo virtuoso valorizzando l’esperienza e la competenza dei nostri infermieri”, dichiara il Dg Mostarda.