L’OPI di Firenze-Pistoia si affida alle parole del Presidente, David Nucci, per lanciare l’allarme relativo alla carenza di personale infermieristico all’interno degli ospedali e delle strutture sia pubbliche che private delle due province.
Come ben sappiamo, nel corso dell’ultimo anno, sono tantissime le istituzioni che hanno lanciato il grido d’allarme e, tra queste ultime, anche un gruppo di scienziati italiani, oltre che sindacati e OPI di tutta Italia. La situazione è particolarmente grave e non va presa sottogamba, ne va della qualità dell’assistenza fornita e di tutto ciò che ne deriva.
In un comunicato rilasciato proprio dall’OPI si legge: “La professione in questo ultimo periodo è in evoluzione da tanti punti di vista. Ci preoccupa la curva dei pensionamenti che si verificherà nei prossimi cinque anni, periodo in cui stimiamo la perdita per il nostro Ordine del 30% di professionisti, che coincide con un numero che va dalle 1500 alle 2000 unità in meno.
Difficilmente questo personale verrà sostituito con nuovi ingressi. Una situazione che ci preoccupa in primis per la sostenibilità dei nostri servizi, nazionali e regionali, e inclusi quelli delle case di cura private; in secondo luogo ci preoccupa anche la sostenibilità economica del nostro Ente perché se cala il numero degli iscritti calano anche i fondi a disposizione per le attività dell’Ordine. Va anche detto che su questa situazione pesa un aspetto importante: la professione infermieristica negli ultimi tempi sicuramente non è appetibile come in passato, per il compenso economico non adeguato e anche perché questo lavoro non viene adeguatamente valorizzato. Ma noi non ci fermiamo e continuiamo a operare per la valorizzazione e la crescita dei nostri infermieri”.