“Arrabbiato e deluso, andrò a casa dopo anni di lavoro”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera scritta da un nostro collega sull’attuale situazione in cui versano gli ospedali italiani, senza distinzione da Nord a Sud, e che, senza interventi opportuni potrebbe ulteriormente aggravarsi nel prossimo futuro.

L’infermiere preferisce rimanere anonimo. Nella lettera si legge: “Ciao mi presento: sono un infermiere, sono
laureato da diversi anni, ho un master, sono sempre in continuo aggiornamento, perché non si smette mai di studiare e di imparare per poter assistere i pazienti nel migliore dei modi. Ho lavorato con il Covid, mi sono ammalato due volte di questo maledetto virus per prestare servizio al paese, ma nonostante tutto, nonostante gli sforzi e i sacrifici, per l’ASP di Ragusa io non merito un contratto. Io ed altre 33 persone.

E voi direte: ma a chi importa? Eh già, ma volevo parlarvi comunque di quello che succederà nelle prossime settimane, e anticiparvi quello che già immagino si dirà. Mi spiego meglio; grazie al decreto Mille proroghe emanato dal nostro Governo, tutti gli infermieri che hanno prestato servizio durante l’emergenza pandemica per almeno 18 mesi, anche non continuativi, possono ottenere la stabilizzazione, e così è stato. Infatti potete ricordare i vari post sui Social dei nostri politici che parlavano di quanti infermieri prenderanno il posto per colmare le carenze di personale dell’ospedale.

Adesso succederà la stessa cosa, però, vi inganneranno dicendo che tutti gli infermieri, che hanno lavorato duramente durante la pandemia, otterranno il loro contratto indeterminato, e molti di voi, inconsapevoli di cosa c’è realmente dietro, vi complimenterete con loro, con la Regione, e con chi pensiate abbia fatto qualcosa di buono. Ma le cose non stanno proprio così, non tutti riusciremo ad ottenere quello per cui abbiamo lavorato, sapete perché? Perché secondo l’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa la dotazione organica è al completo, ovvero è stato raggiunto il numero massimo di personale necessario per far fronte alle esigenze del territorio.

E fa già ridere così, senza spiegare oltre.

Dai nostri rappresentanti degli Ordini Infermieristici ci arrivano notizie riguardo la ricerca di infermieri esteri perché l’Italia è senza professionisti, perché non bastano più, in Italia, a Ragusa invece siamo a posto. Siete ancora convinti che a voi non importa nulla? Perché nel momento in cui mancano anche solo le 34 persone che vi citavo prima, mancheranno le cure dedicate a chi ne ha bisogno: a vostra Madre, Padre, Sorella, Nonno, Zio, Cugino, Amico…

Ora immaginate se nei vari reparti ospedalieri trovaste qualche infermiere in più, cosa cambierebbe? Sicuramente personale più preparato, un ricambio generazionale non indifferente, più riposato. Sapete che con il numero di infermieri presenti nei vari reparti non si possono prendere i riposi quando se ne ha di bisogno? E no, perché lasceresti il reparto senza personale! Ed è qui che mi rivolgo anche al collega che ha già il suo posticino fisso e chiude gli occhi davanti a questo problema pensando che magari non gli riguarda: caro collega che ti arrisichi a portare avanti un reparto con 25 o più pazienti da solo, non sei l’eroe di turno senza il quale l’ospedale non andrebbe avanti ma sei uno sciagurato che, non di certo per volontà tua, rischi di mettere in pericolo la vita dei tuoi pazienti, la tua vita e la tua professione!!

Ora mi rivolgo ad ogni persona che leggerà questa lettera, vi chiedo di non prendervela col collega in turno quando i vostri cari non sono stati ascoltati, assistiti, curati nel migliore dei modi, noi facciamo quello che possiamo e lo facciamo con professionalità, ma siamo rimasti soli, incompresi e siamo pochi; piuttosto rivolgetevi alle Risorse Umane, ai Primari dei reparti, alla Direzione Sanitaria, ai vostri rappresentanti politici. Aiutateci ad evidenziare le carenze. Come si può contattare al telefono l’Ufficio Relazioni con il Pubblico ASP di Ragusa? I numeri di telefono verificati sono 0932 234228, 0932 234203, 0932 234204.”