Carenza infermieri: la Valle d’Aosta è al collasso

La carenza di infermieri, in tutta Italia, è da circa un anno il problema principale da risolvere per evitare che il Sistema Sanitario Nazionale collassi ma, ad oggi, le misure adottate sembrano essere sterili.

La Lombardia, ad esempio, sta cercando di chiudere accordi con Argentina e Paraguay per l’assunzione di circa 500 infermieri che dovrebbero garantire, al personale in servizio, maggior riposo e diminuzione dello stress correlato al lavoro all’interno degli ospedali lombardi.

Nel contesto della sempre crescente carenza di personale infermieristico si unisce anche la Valle d’Aosta che, tramite una nota del sindacato CGIL, lancia l’allarme: “La Valle d’Aosta ha una media di 4,7 infermieri ogni 1.000 abitanti in sanità pubblica mentre la media nazionale è di 6,2 infermieri ogni 1.000 abitanti, che è da considerare già molto bassa rispetto alla media Europea che è di 9,9 infermieri ogni 1.000.

Di questo passo presto non sarà possibile garantire alla popolazione valdostana i livelli essenziali di assistenza che già ora sono deficitari. Lo dimostrano i posti letto ospedalieri ad oggi chiusi, la scarsa capillarità dei servizi territoriali, principalmente per mancanza di personale infermieristico. É impensabile, ad oggi, anche solo immaginare come implementare i vari servizi sul territorio previsti dal Piano Regionale per la salute e il benessere sociale 2022- 2025 con la scarsità di professionisti attuali.

Bisogna pensare a significativi incentivi economici come l’esenzione dalle tasse universitarie, la creazione di borse di studio con erogazioni mensili, la predisposizione di studentati gratuiti e qualsiasi altra misura facilitante ed incentivante per rendere la formazione in Valle d’Aosta più attrattiva”.