Nuovo CCNL: raddoppiare l’indennità specifica infermieristica

In questi giorni sono partite le contrattazioni per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro per il ramo sanitario e, come analizzato anche ieri, le risorse sembrerebbero essere limitate a causa dell’anticipo della maggiorazione dell’indennità di vacanza contrattuale.

Eppure sarebbe opportuno incrementare lo stipendio degli infermieri per fermare l’emorragia di professionisti che ha colpito il nostro paese. La nostra idea è condivisa anche dal sindacato Nursing Up che, in un comunicato stampa, afferma: “E’ l’unica via di uscita, per passare dalle belle parole ai fatti. La fuga di professionisti sanitari dal SSN ha raggiunto livelli critici, e le risorse messe a disposizione del rinnovando CCNL sono insufficienti. 

Non possiamo continuare a perdere pezzi per strada, meno laureati, meno iscritti alle facoltà infermieristiche, sempre più giovani che fuggono all’estero, dimissioni volontarie dalla sanità pubblica e un esercito di professionisti destinati ad andare in pensione, insoddisfatti perché il Governo vuole tagliargli anche quel poco che hanno già maturato, e senza essere nemmeno rimpiazzati.

E’ tempo di individuare risorse specifiche, urge un provvedimento di emergenza:  452 milioni, da destinarsi, senza mezze parole, al raddoppio dell’ indennità specifica infermieristica, e quella degli altri professionisti sanitari, prevedendone l’estensione alle ostetriche.

Tutto questo è necessario, e deve essere fatto senza ulteriore indugio, per mettere a disposizione risorse aggiuntive rispetto a quelle già destinate al rinnovando contratto di lavoro 2022/2024, che purtroppo non bastano per attuare una reale valorizzazione.

Chiediamo uno specifico provvedimento di Legge. Serve, ora più che mai, per evitare che eventuali risorse, se destinate in maniera generica alla contrattazione, una volta giunte sul tavolo possano ritrovarsi deviate verso la generalità dei lavoratori, anziché destinate alla più volte richiesta valorizzazione del personale sanitario.

Chiediamo al Ministro della Salute Schillaci, al Presidente delle Regioni Fedriga ed al Ministro della Funzione Pubblica Zangrillo, di stabilire un’alleanza in favore del sistema salute e dei suoi professionisti sanitari, di scendere sul campo, e di agire coraggiosamente, di farlo ora! 

Queste risorse servono per dare una risposta ad un’emergenza che è reale, e vanno stanziate  con provvedimenti di urgenza, anche per far sì che la valorizzazione dei professionisti sanitari assuma davvero un senso, e non resti nel limbo delle incertezze e del “poteva essere e non è stato”.