Al Policlinico di Messina è da diversi mesi che i vertici aziendali cercano di risolvere la situazione della carenza di infermieri ed operatori socio sanitari che, ormai, è diventata una vera e propria emergenza.
Nonostante un piano di assunzioni che dovrebbe portare almeno 40 nuovi infermieri, il sindacato di categoria Nursind si dice molto preoccupato e, affidandosi alle parole del segretario provinciale e del segretario aziendale, denuncia: “Disponibilità al confronto? Dopo circa 30 note inviate il commissario non ci ha mai incontrato preferendo invece interloquire a mezzo stampa.
Ad oggi mancano a vario titolo per aspettative, quiescenza, mobilità ed assenze almeno una sessantina di infermieri e una decina di operatori di supporto, quindi nonostante l’annuncio del commissario che ha parlato dell’assunzione di 42 infermieri, la situazione non cambierà e le criticità resteranno, anche a fronte dell’attivazione di altri 30 posti letto. Restano in emergenza Rianimazione, Pronto soccorso generale e Pediatrico, Neurochirurgia, Tin/TIP, Medicina, Ostetricia, Epatologia, Malattie Infettive, Neurologia e tante altre Unità operative.
La delegittimazione del Servizio infermieristico, perché il commissario ha operato senza convocare il responsabile delle Professioni infermieristiche, che gestisce un migliaio di dipendenti ma è ancora tenuto sotto scacco considerando il reparto Unità operativa semplice. Abbiamo il dovere di segnalare questa vergognosa intromissione nell’esercizio delle funzioni della Professione infermieristica all’Ordine e all’assessorato della Salute per i provvedimenti da assumere, non è concepibile destituire dai propri compiti e funzioni un servizio che nel tempo ha garantito sempre e in ogni caso la continuità assistenziale anche nei momenti di carenza di personale più drammatica.
Chiediamo con la massima urgenza l’intervento dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Messina e dell’assessorato della Salute sulla questione dell’ufficio infermieristico, e chiede all’azienda l’assunzione immediata di almeno altre 50 unità infermieristiche e di operatori sociosanitari”.