Infermieri: ormai la carenza è diventata quasi insostenibile.
In diverse realtà italiane, il personale in servizio è letteralmente costretto a lavorare 12 ore o a saltare ferie e riposi, per gravare poi ancor di più sulle Unità Operative, a causa di burnout e altre variabili che entrano in gioco.
La stessa situazione si sta verificando nell’AOUI di Verona, specie nelle terapie intensive, dove il personale in servizio è ormai stremato dalle condizioni lavorative. E’ il Nursing Up a lanciare l’allarme in una nota, riportata anche dal quotidiano online “Verona Sera”: “Il problema si trascina da tempo ma adesso siamo vicini al punto di non ritorno. Pur comprendendo le difficoltà dell’azienda nel reperire professionisti, la stanchezza del personale per i picchi di lavoro da coprire è un problema cogente e l’azienda non può procedere limitandosi a spremere i professionisti sanitari abusando delle chiamate in servizio.
Per questo abbiamo chiesto alla direzione di convocare un tavolo urgente, nel quale discutere la situazione, senza procrastinare oltre il tema della distribuzione dei 407mila euro che la Regione Veneto ha assegnato ad Aoui come risorse per la riduzione delle liste di attesa e per le prestazioni aggiuntive del personale in particolari situazioni emergenziali. Noi chiediamo con forza che una quota di queste risorse, così come disposto dall’accordo regionale dell’aprile scorso, venga destinata a pagare con 50 euro l’ora tutti i professionisti sanitari dell’azienda ospedaliera richiamati in servizio o coinvolti per prestazioni aggiuntive fuori orario istituzionale, quale doveroso segnale di riconoscimento per l’impegno, la dedizione e l’elevata professionalità dimostrati quotidianamente sul campo.
Gratificare il personale è anche un modo per contenere il fenomeno delle dimissioni e quindi la perdita di know how infermieristico altamente qualificato”.