Grosseto, FNOPI: “Vanno assunti Infermieri, ma anche OSS”

Nicola Draoli, presidente dell’OPI di Grosseto, ha analizzato la situazione relativa alla carenza di personale in cui si trova l’ASL Toscana Sud Est.

Gli infermieri della zona di Grosseto e, in generale di tutta l’ASL Toscana sud est, sono ormai allo stremo, a causa delle condizioni lavorative di questi ultimi mesi: doppi turni, riposi saltati, ferie non godute e mancanza di personale di supporto, come gli OSS, che, in diversi casi, vanno a configurare il fenomeno del demansionamento.

I sindacati ormai da mesi cercando di mettere in guardia l’Azienda in merito alla disastrosa situazione in cui versano le Unità Operative e, nei giorni scorsi, anche l’OPI di Grosseto ha deciso di fare la voce grossa attraverso la voce del proprio presidente che ha affermato: “Sarebbe molto importante poter contare sulla presa in servizio di nuovi Oss, anche attraverso l’attuale graduatoria in essere, che si sta avvicinando alla sua conclusione. È tema noto la penuria di professionisti della sanità e come sia complicato reperire personale.

In questi mesi qualcosa si è mosso, limitatamente all’assunzione di nuovi infermieri, ma per gli Oss la situazione è ferma da un pò, con conseguenze negative non solo per i servizi ma anche per gli stessi infermieri.

Gli Oss sono personale assistenziale di supporto soprattutto infermieristico e sono fondamentali in questo senso, occupandosi di attività assistenziale a bassa complessità per svolgere al meglio il nostro lavoro. Dalle testimonianze che raccogliamo sappiamo che in molti reparti questa figura è in grave carenza.

A nostro parere ci sono reparti a più bassa complessità assistenziale dove questa percentuale potrebbe essere anche aumentata nell’ottica di ottimizzare le presenze infermieristiche e rendere più funzionale la distribuzione del personale e dei professionisti a disposizione. Il bacino degli Oss formati è, in questo momento, ben più ampio di quello di altre professioni sanitarie e nuovi ingressi possono permettere d’impiegare al meglio i professionisti infermieri presenti, oltre a garantire una maggiore risposta assistenziale e domestico alberghiera ai nostri cittadini”.