Nasce “La Cura”: la rosa degli infermieri nata a Pistoia

Con un comunicato stampa sul sito istituzionale della FNOPI apprendiamo della nascita di un progetto chiamato “La Cura”, che ha come mascotte una rosa che non fiorisce mai da sola e che rappresenta gli infermieri per le proprie caratteristiche.

Il progetto è stato ideato durante il periodo del Covid a Pistoia in collaborazione con l’OPI Firenze-Pistoia: “quando, dall’incontro tra l’infermiere Francesco Branchetti e i ricercatori del vivaio Rose Barni, Beatrice e Vittorio, è iniziato il percorso per la sua creazione, culminato il 12 maggio 2024, Giornata internazionale dell’Infermiere, con la presentazione della rosa. La stessa rosa che dal primo luglio ha trovato un posto speciale nel giardino dell’ospedale fiorentino Santa Maria Nuova e il 12 luglio verrà piantata anche in quello dell’ospedale San Jacopo di Pistoia.

“Tutto nasce da uno scambio di idee con Francesco Branchetti – racconta Beatrice Barni -, che in una visita al nostro vivaio ci parlò con grande passione della sua professione di infermiere e della possibilità di trasferire quei racconti in un fiore. Ci trovammo subito d’accordo. Era il periodo del Covid e sentivamo di voler fare qualcosa in segno di riconoscimento rispetto al grande lavoro degli infermieri. Abbiamo deciso di avviare il percorso di ricerca e realizzazione di una nuova rosa che è durato quattro anni.

Per ottenere una nuova varietà, possono essere necessari fino a 10 anni, per questo abbiamo deciso di lavorare su una varietà che si trovava in uno stato di ibridazione già avanzato. Abbiamo prima lavorato all’interno di serre di ricerca quindi – prosegue Beatrice – in campi prova perché la cosa più importante è che il fiore risponda ai criteri di qualità nell’ambiente in cui vive. Per questo dopo la fase di selezione, sono stati eseguiti numerosi test e finalmente in autunno sarà inserita nel nostro catalogo e venduta al pubblico a partire dal mese di settembre. È una rosa semplice – spiega – con cinque petali, ma ciò che la rende unica nel suo genere è la fioritura a mazzi, in gruppo. Questo effetto d’insieme oltre a conferirle un carattere ornamentale bene si sposa con il concetto di comunità e aiuto reciproco che è tratto distintivo della professione infermieristica”.

Per noi si tratta di un’iniziativa importante – ha spiegato il presidente dell’OPI Firenze-Pistoia, David Nucci – che ha assunto ancor più valenza quest’anno che la FNOPI ha scelto il fiore e lo slogan “Nutrire la salute” quali simboli per celebrare la Giornata del 12 maggio. Per Firenze e Pistoia il florovivaismo rappresenta la maggiore fonte di reddito e trovare vivaisti vicini al personale sanitario tanto da voler creare un fiore in loro nome e donarlo perché possa essere custodito e fatto crescere è una cosa bellissima. È un modo per esprimere vicinanza e solidarietà, quando, spenti i riflettori del Covid in cui tutti ci acclamavano come eroi, l’attenzione sugli infermieri è scemata. Tanti infermieri hanno risposto all’iniziativa con grande riconoscenza e sensibilità chiedendo al vivaio la possibilità di acquistarla per piantarla nei giardini delle proprie abitazioni, perché sin da subito, l’hanno sentita propria”.