Un emendamento della maggioranza relativo al decreto taglia attese nella sanità che promette già dio far discutere.
L’innovazione (se così può essere chiamata) consiste nell’ampliare fino a 72 anni la possibilità di andare in pensione per i medici, allargare a tutto il personale, infermieri compresi, la scelta di restare in servizio fino a 70. Ovviamente il tutto dovrà avvenire su base volontaria e con il consenso della direzione dell’azienda sanitaria per la quale si presta servizio.
La carenza di personale sanitario e la difficoltà nel reperire gli infermieri, soprattutto, sembra essere alla base dell’emendamento che, dovrà essere ancora discusso ampiamente prima di diventare applicabile. La FNOPI, infatti, si è detta preoccupata e, in una nota, ha affermato: “È un’opzione che sarà sicuramente molto poco praticata dagli infermieri, perché formalmente il lavoro non rientra ancora nella lista dei lavori usuranti, come tra l’altro abbiamo chiesto in più di un’occasione, però di fatto è un lavoro usurante: questo impedisce anche volendo alla maggior parte dei professionisti immaginare uno scenario di quel tipo”.
Della stessa idea è anche Beatrice Lorenzin, ex Ministro della Salute: “Il problema principale è che manca un piano efficace per attrarre e sostenere il personale sanitario. I dati ci dicono che quotidianamente assistiamo a una fuga verso il privato e verso l’estero a causa dei bassi salari e per il peggioramento della qualità delle condizioni lavorative”.