In un periodo storico in cui la professione infermieristica sta letteralmente avanzando verso una voragine senza fine, sembra che molti colleghi ci mettano del loro per contribuire alla poca attrattività professionale.
Demansionamento, turni massacranti, ferie e riposi continuamente saltati. Eppure oltre a parlare di vocazione come accaduto nuovamente qualche giorno fa, si continua a parlare di “missione”. In una video intervista rilasciata da un’infermiera dermo-clinica che si occupa di medicina estetica al quaotidiano Ital-press (disponibile a questo link), la stessa si è lasciata andare a dichiarazioni che ormai dovrebbero far parte di un passato sepolto.
Nell’intervista, infatti, si sente: “Gli infermieri che ci stanno ascoltando sanno che questo non è solamente un lavoro, perché poi noi infermieri ci portiamo a casa un po’ tutto quello che succede all’interno della nostra realtà. E’ una vera missione“.
Ha continuato a parlare poi di come si svolge la sua giornata di lavoro, affermando: “Analizzare l’agenda giornaliera di tutti i medici, avere la prontezza e la conoscenza di stabilire qual è l’ambulatorio giusto da assegnare al singolo medico, il materiale di cui ha bisogno. In questo modo si cerca di agevolare giornalmente il medico nelle sue visite, nei suoi trattamenti e nei suoi interventi chirurgici e si garantisce al paziente il giusto comfort”.
E per colleghi come questi che la nostra professione non ottiene ciò che merita da molto tempo. Colleghi che non sono degni di essere chimati tali.
Andrebbe sanzionato chi lo afferma in pubblico, al pari di una diffamazione.
Ci mandino i prelati allora a farlo. E detta ai giovani, dovrebbe aggiungersi il reato di plagio.