In questi giorni si è acceso il dibattito sulla carenza di medici all’interno delle ambulanze del sistema di emergenza 118 di Torino. Sulle stesse, infatti, non mancano gli infermieri, formati appositamente per rispondere alle emergenze mediche di ogni tipo.
Eppure è bastata una domanda sollevata dal sindacato Nursind della sezione di Torino a sollevare un polverone, ossia: “Su un’ambulanza è più importante il medico o l’infermiere”?
La questione è stata sollevata proprio in seguito alla sempre crescente carenza di personale medico a bordo delle ambulanze, una situazione che va ormai avanti da medi, se non da anni. Il segretario del Nursind Torino ha dichiarato, infatti: “Da molto tempo le ambulanze sono prive del medico, ma nessuno pare essersene accorto”.
Non si è fatta attendere la risposta di Anaao Assomed Piemonte, il sindacato della dirigenza medica e sanitaria. Tramite una nota l’associazione ha dichiarato: “Abbiamo letto le dichiarazioni del segretario generale del sindacato degli infermieri Nursind e del dirigente infermieristico della centrale operativa 118 di Torino che fotografano la realtà del sistema 118 nella città di Torino.
In emergenza il lavoro di équipe è fondamentale. Medico, infermiere e soccorritori formano una squadra in cui ognuno deve conoscere il proprio ruolo. Il medico ha compiti e competenze specifiche delle quali si può fare a meno in molte situazioni di medicina pre-ospedaliera, minimizzando la terapia sul posto e effettuando un rapido trasporto. Tuttavia, ciò non significa che il medico non sia la scelta più opportuna in altre situazioni di vera emergenza. Per legge e per buon senso spetta al medico la diagnosi e spetta al medico la terapia.
Dichiarare che, poiché l’infermiere lavora come unico sanitario sui propri mezzi mentre il medico ha sempre vicino l’infermiere, o che l’infermiere è indispensabile mentre il medico potrebbe lavorare anche da solo è un ragionamento che non sembra guardare il possibile lavoro di équipe. Il lavoro da fare è quello di valorizzare tutte le figure presenti sui mezzi di soccorso, facilitandone le sinergie e non impoverendone nessuna”.