Un’altra aggressione ai danni di un’infermiera che stavolta ha avuto la peggio.
In servizio al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna la collega è stata aggredita da una donna di 39 anni di origine brasiliana, arrivata in pronto soccorso in stato di agitazione dovuto all’assunzione di alcol.
Il personale ha faticato non poco a metterla su una barella per portarla all’interno dei locali del Pronto Soccorso ma la stessa ha cominciato a scalciare e ha colpito al volto l’infermiera, causandole una ferita che ha richiesto ben 13 punti di sutura. La paziente è stata poi sedata, per evitare ulteriori danni al personale e alle attrezzature del pronto Soccorso.
L’OPI di Bologna ha commentato la vicenda con un comunicato stampa in cui si legge: “L’intera comunità dell’Ordine degli infermieri di Bologna si stringe solidale alla collega Giulia che l’altra notte è stata vittima di un atto di violenza compiuto da una paziente giunta in pronto soccorso all’ospedale Maggiore. L’Ordine delle professioni infermieristiche condanna senza se e senza ma qualsiasi gesto di violenza fisica e verbale: è inammissibile che una professionista formata e impegnata a salvare la vita delle persone non si debba sentire al sicuro sul proprio posto di lavoro, rischiando la propria incolumità per garantire la salute dei suoi pazienti.
Si ricorda, inoltre, che questi gesti implicano conseguenze sul funzionamento del pronto soccorso, tanto che tutti gli utenti in attesa sono costretti a subire disagi e ritardi nelle cure. La comunità degli infermieri di Bologna, augurando alla collega una pronta guarigione, ricorda l’importanza del rispetto e della fiducia dei cittadini, quali elementi imprescindibili per un’efficace relazione terapeutica”.