Un “concorsone” che avrebbe dovuto garantire almeno 306 assunzioni e dare respiro a tutti gli infermieri ormai stanchi e stremati da turni massacranti e da mancati riposi, nonché, molte volte, anche demansionati.
Eppure al concorso unificato indetto dall’Asst Sette Laghi, Asst Valle Olona e Asst Lariana si sono iscritti 150 candidati e, a presentarsi sono stati anche meno: 93 gli infermieri che hanno sostenuto la prova scritta e pratica.
Ancora oggi le Aziende si meravigliano di questi numeri nonostante è da almeno un anno che le istituzioni e gli OPI Regionali manifestino un certo disappunto nelle politiche di assunzione e di gestione del personale, specie per la volontà sempre crescente di giovani laureati di scappare nella vicina Svizzera, dove lo stipendio è adeguato all’attività lavorativa e la crescita professionale non è assolutamente equiparabile a quella italiana.
Aurelio Filippini, presidente dell’OPI Varese, ha dichiarato: “La Svizzera ha appena avviato il progetto dell’assistenza infermieristica forte, che riguarda vari aspetti e rilancia nuovamente l’attività domiciliare sul territorio. Il rischio è che nei prossimi mesi l’esodo possa aumentare di nuovo”.