Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha messo a bando più posti per i corsi di laurea in Infermieristica per l’anno universitario 2024/2025.
Un incremento del 2,3% che, si spera, riuscirà a garantire una copertura totale e non come accaduto lo scorso anno in cui si assistì ad una riduzione del 10,5%. La FNOPI, intanto, in un comunicato stampa, ha affemato: “Sono 20.525 i posti a bando per le lauree in infermieristica per l’anno accademico 2024-2025 e 279 quelli per infermiere pediatrico. A questi si aggiungono 523 posti per infermiere e 22 per infermiere pediatrico, riservati ai candidati dei Paesi non UE residenti all’estero
Rispetto ai posti a bando per lo scorso anno accademico il MUR ne ha previsti 466 in più (+2,3%) per Infermieristica, ma con una novità importante, che permetterà un migliore utilizzo dei posti scoperti in alcuni atenei: la flessibilità delle graduatorie per consentire agli idonei di avere ulteriore possibilità di accesso al corso di laurea.
Lo si evince dal decreto (DM 1119 del 1 agosto 2024, pubblicato sul sito MUR il 2 agosto) che come ogni anno il Ministro dell’Università (MUR) ha emanato il sulla “Definizione dei posti disponibili per l’accesso ai corsi di laurea delle professioni sanitarie, a.a. 2024/2025”, in base alla massima capacità formativa degli Atenei, dopo aver acquisito l’indicazione sul fabbisogno fornita da Ministero della Salute e Regioni, la cui richiesta era più elevata (perché riferita al fabbisogno, appunto, e non alla capacità formativa degli atenei di cui il MUR deve tenere conto) e in linea con quella formulata dalla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI).
Il decreto afferma che “i posti eventualmente non utilizzati nell’ambito della graduatoria relativa ai candidati dei Paesi non UE residenti all’estero” sono resi disponibili “nell’ambito dei posti destinati agli studenti dei Paesi UE e non Ue residenti in Italia… in tempo utile per lo scorrimento delle relative graduatorie e fatte salve, ove possibile, le eventuali compensazioni tra atenei all’interno dello stesso contingente riservato agli studenti dei Paesi non UE residenti all’estero”.
Inoltre, secondo il decreto, i posti che si renderanno vacanti per effetto di eventuali fuoriuscite dello studente dalla coorte di appartenenza, sono coperti con pubbliche selezioni indette dalle Università e in base ad apposite graduatorie di merito.
Maggiore elasticità, quindi, per non lasciare scoperti posti a bando. Tale modalità, insieme ad altri temi affrontati nelle interlocuzioni, rappresenta una conferma dell’attenzione posta alla “questione infermieristica” da parte del MUR”.