Infermieri utilizzati come OSS: un fenomeno conosciuto come demansionamento che, purtroppo, è presente sempre in maniera importante nella maggior parte delle realtà italiane tant’è che, ultimamente, le richieste di risarcimento di infermieri demansionati sono in aumento esponenziale.
Il segretario regionale del Nursind Emilia Romagna rincara la dose e denuncia quello che accade sempre più spesso anche nella regione emiliana: “Non è accettabile che gli infermieri siano costretti a coprire le carenze organizzative delle Aziende sanitarie, eseguendo compiti che non competono al loro profilo professionale. Questo non solo dequalifica il loro lavoro, ma va anche a discapito della qualità dell’assistenza offerta ai pazienti.
Le sentenze degli ultimi anni, riconoscendo risarcimenti ad infermieri proprio per ragioni di demansionamento, pongono il giusto freno contro un sistema adottato dalle Aziende sanitarie, che da anni sfruttano gli infermieri non assumendo Oss o assumendoli in misura insufficiente, ma è opportuno che anche le stesse aziende pongano una maggiore attenzione sull’organizzazione al loro interno, evitando situazioni che sviliscono i professionisti e creano danno prima di tutto ai cittadini.
È necessario un limite definitivo a certe situazioni, garantendo un corretto dimensionamento del personale, in modo da non richiedere sempre agli infermieri di sopperire alle carenze. Il Nursind continuerà comunque a battersi per i diritti degli infermieri- avverte la segretaria- sostenendo le loro azioni legali e promuovendo azioni di sensibilizzazione per eliminare una piaga che da troppi anni affligge la professione infermieristica, ma è giusto che siano prima di tutto le aziende a riflettere su certe situazioni e a fare in modo che le cose possano finalmente cambiare”.