La situazione dei pronto soccorso italiani è tutt’altro che rosea tra carenza di personale infermieristico, medico ed OSS e, di conseguenza, con il personale in servizio costretto a raddoppiare turni, saltando anche ferie e riposi.
A Vibo Valentia gli Infermieri hanno lanciato l’allarme, denunciando una situazione più che difficile, aggravata dalle continue aggressioni ai sanitari: “Noi infermieri siamo ormai nel dimenticatoio. Ogni giorno lavoriamo in “trincea”, quando iniziamo il turno mettiamo “un coltello tra i denti” per poter affrontare le pesantissime situazioni di stress a cui le condizioni attuali in cui svolgiamo la nostra attività ci sottopongono. Nonostante tutto, siamo trattati come dei nullafacenti, siamo quasi una categoria discriminata anche dalle figure che si trovano a lottare nel nostro stesso reparto.
E’ fondamentale la sinergia tra tutto il personale che lavora in reparto (infermieri, medici, oss e quant’altro) affinché vi siano le condizioni di serenità necessarie ad affrontare le emergenze. Sappiamo bene quanta lucidità e prontezza occorrono per gestire i delicatissimi casi che entrano in Pronto soccorso, quotidianamente: lavorare in un ambiente sereno e sinergico, con la collaborazione di tutti, pertanto, è importante.
Per la Medicina di urgenza occorre un determinato numero di personale: allo stato attuale noi non possiamo gestirla, avendo già in carico l’emergenza e non è poco con il personale sottodimensionato!
E ancora, il boarding, che ha tolto un medico per la presa in carico dei codici bianchi: un duro colpo, che ha privato noi infermieri di una spalla al triage! Sono pochi anche gli operatori socio-sanitari: questi ultimi danno un forte sostegno a noi infermieri e non manchiamo di ringraziarli”.