Il caso emblematico dell’aggressione ai sanitari verificatosi a Foggia ha riacceso il dibattito sulle misure da intraprendere per bloccare questo fenomeno in crescita esponenziale ormai da anni.
Se da una parte ad Aprile era stata introdotta la possibilità di procedere d’ufficio contro le aggressioni, dall’altra ciò non era riuscito neanche in minima parte a bloccare questo fenomeno. Il senatore di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo, ha annunciato la presentazione di un DDL, spiegando: “senza oneri per lo Stato, prevede la sospensione della gratuità di accesso alle cure programmate e di elezione per tre anni nei confronti di chi si rende protagonista di aggressioni al personale sanitario o di reati contro il patrimonio sanitario.
E’ una sorta di Daspo declinata nell’ambito sanitario. La ritengo un’azione essenziale, perché chi si rende protagonista di questi gesti deve sapere che la conseguenza è che continuerà sì ad avere le cure, come tutelato dalla Costituzione, ma che esse non saranno più gratuite. Cure gratuite che sono proprio gli operatori sanitari, attraverso il loro lavoro nei pronto soccorso e nei reparti ospedalieri, a garantire ai cittadini italiani.
Ci sarebbe infine in questo ddl un ritorno per la tutela di tutti, sanitari e pazienti, giacché le somme raccolte dalle aziende sanitarie in applicazione alla legge in questione verrebbero finalizzate al potenziamento delle misure di sicurezza in ambienti sanitari”.