Barbara Mangiacavalli, presidente FNOPI, ha rilasciato un comunicato stampa sulle aggressioni e sulla possibilità dell’arresto in flagranza di reato.
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha proposto questo provvedimento nella giornata di ieri, 12 Settembre, per cercare di frenare l’impennata delle aggressioni al personale sanitario: ben 8 nelle ultime 72 ore. Numeri che, purtroppo, sono in costante incremento.
Nel comunicato stampa ha affermato: “Siamo indignati per i recenti episodi di violenza nei confronti del personale sanitario di Foggia e non solo e, insieme alla FNOMCeO e i nostri rispettivi Ordini provinciali, chiediamo una risposta esemplare di Stato e Regioni.
Azioni criminali come quelle che purtroppo abbiamo visto dai video diffusi dagli stessi sanitari aggrediti non possono essere in alcun modo tollerati. Chiediamo di essere difesi e messi nelle di sicurezza per poter operare. Ai colleghi aggrediti, al presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Foggia vanno la nostra vicinanza e la nostra solidarietà , così come siamo vicini alla famiglia della giovane nel dolore per la grave perdita. Alle istituzioni preposte rinnoviamo la richiesta, sempre più urgente, di misure e soluzioni per una situazione che sta diventando sempre più insostenibile e intollerabile.
È condivisibile la proposta formulata dal ministro Schillaci sull’arresto in flagranza di reato anche differito entro 48 ore contro chi commette violenze ai danni degli operatori. È un elemento importante per alleggerire la tensione di questi giorni e costruire un percorso culturale di sensibilizzazione dei cittadini rispetto all’utilizzo delle strutture del Servizio sanitario nazionale.
La Federazione è da sempre collaborativa sul tema delle aggressioni agli operatori sanitari e ritiene necessario rafforzare le indicazioni per la procedibilità d’ufficio già prevista dal governo nel decreto bollette. Si tratta di un percorso oggi poco utilizzato all’interno delle aziende e per questo abbiamo chiesto al Ministro di rafforzare la sensibilizzazione in questo senso”.