Violenta aggressione al Pronto soccorso di Borgo Trento, a Verona.
Un uomo, accompagnato nell’Unità Operativa in seguito ad uno stato di incoscienza, dopo essersi ripreso e aver capito dove si trovasse ha iniziato a molestare gli altri pazienti presenti nei locali per poi scagliare tutta la sua violenza contro il personale, prendendo qualsiasi cosa gli finisse sotto mano e lanciandola in aria.
Un medico e 3 infermieri hanno avuto la peggio. Prima che accorressero le volanti della Polizia e dei Carabinieri l’uomo ha frantumato anche una vetrata. Arrestato per lesioni, interruzione di pubblico servizio e danneggiamento non ha opposto resistenza.
In una nota il DG dell’Azienda ha commentato l’accaduto: “Prima di qualsiasi altra valutazione, il tema più importante è quello della solidarietà ai nostri operatori sanitari che, incolpevoli, si trovano in situazioni di disagio e rischio. La mia solidarietà va innanzitutto a infermieri e Oss che, essendo il primo contatto con i pazienti, sono i più colpiti. Domani stesso incontrerò i dipendenti del Pronto Soccorso per esprimere di persona la mia vicinanza umana. Quella professionale, con gli strumenti che abbiamo a disposizione, è già ai massimi livelli.
Telecamere, corsi di formazione, vigilanza privata notturna, assistenza aziendale nel post evento. Ma l’aspetto più sconcertante è che niente è mai abbastanza, nemmeno la presenza delle pattuglie delle Forze dell’ordine. Non è servita nemmeno l’attività clinica di sedazione a cui era stato prontamente sottoposto l’uomo. La nuova legge fornisce degli strumenti in più, ma il disagio sociale è in continuo aumento così come chi fa uso di sostanze o di alcol”.