E’ un grido d’allarme quello lanciato dalla CGIL di Ascoli in merito al demansionamento che si sta verificando nelle ultime settimane all’interno delle RSA dell’AST di Ascoli.
A causa di una gravissima carenza di personale OSS nell’RSA di Offida, l’Azienda sta richiamando in servizio infermieri, affidandogli attività che non sono proprie del profilo professionale, configurando demansionamento. Gli ultimi episodi si sarebbero verificati la scorsa settimana a copertura di diversi turni, sia pomeridiani che mattutini.
In una nota rilasciata dal sindacato, a firma di Viola Rossi, riportata dal quotidiano “Corriere Adriatico”, si legge: “Nostro malgrado siamo costretti a segnalare la gravissima condotta dell’Ast di Ascoli nella gestione del personale dipendente e della copertura dei servizi. Quanto sta avvenendo nel Piceno, non solo, sfrutta e umilia i lavoratori della sanità, ma pone rilevanti dubbi rispetto all’utilizzo degli stanziamenti che la Regione eroga per il finanziamento dei servizi sanitari. È infatti giunta alla Fp Cgil la segnalazione delle chiamate a infermieri per sostituire oss.
Il fatto risulta ancora più grave in quanto sdoganerebbe il demansionamento dell’infermiere, la dequalificazione dell’oss e, oltretutto, rappresenta uno sperpero di risorse pubbliche in un contesto in cui i fondi destinati alla sanità sono sempre più ridotti. Si chiede l’immediata apertura di un procedimento volto ad accertare tali gravissimi fatti che danneggiano l’Ast e tutti i cittadini che, con le loro tasse, finanziano il sistema sanitario. Qualora non ricevessimo risposta dalla Regione, procederemo certamente per altre sedi per far luce su una dubbia gestione del personale”.